Nuova call-to-action

Bellini: «Olio di qualità, biologico e sostenibile. La nostra missione parte dalla terra»

di Matteo Scolari
Marco Bellini, responsabile commerciale di Fontanara Srl racconta la storia di un'azienda giovane, nata nel 2009, che in poco tempo si è ritagliata uno spazio importante e definito all'interno del settore di produzione dell'olio di oliva biologico.

L’azienda Fontanara è nata nel 2009 a San Martino Buon Albergo, nel cuore dell’est veronese, e in poco più di quindici anni è riuscita a ritagliarsi uno spazio importante tra i produttori di olio extravergine d’oliva. Marco Bellini, direttore commerciale, ci ha raccontato lo spirito che guida questa giovane ma dinamica realtà: dall’impegno per l’ambiente alla valorizzazione del Parco della Musella, fino ai progetti più recenti legati al vino e all’agroalimentare, con il contributo dell’imprenditore Andrea Pernigo.

Fontanara nasce nel 2009. Una realtà giovane, ma che ha già conquistato un ruolo importante. Qual è il segreto?

Siamo cresciuti passo dopo passo, anno dopo anno. Il mercato è sempre più complesso e ci pone sfide nuove, ma crediamo che con ottimismo, serietà e coerenza si possano raggiungere grandi obiettivi. Il nostro impegno è costante e orientato alla qualità, sia del prodotto che del lavoro che ci sta dietro.

Sin dall’inizio avete puntato sul biologico. Come si concretizza questa scelta?

Per noi la coltivazione biologica è un punto di partenza, un requisito minimo. Cerchiamo di fare di più, spendendo molte risorse nella tutela dell’ambiente. Manteniamo aree incolte, costruiamo un ecosistema sano che possa sostenersi quasi da solo, senza interventi invasivi. Il nostro obiettivo è un biotopo produttivo ma rispettoso della natura.

Un esempio concreto di questa filosofia è il Parco della Musella. Ce lo racconta?

Il nostro oliveto lì conta quasi 3.500 ulivi. È una vera chicca, un luogo poetico. Siamo nella parte più alta e ampia del parco, una zona chiusa, quasi come un cru francese. È un luogo che unisce paesaggio, storia e agricoltura sostenibile, e da cui nasce un olio speciale.

C’è ancora molta strada da fare per far capire il valore dell’olio di qualità. Qual è la sfida culturale?

La sfida è proprio quella della cultura. Purtroppo c’è ancora poca consapevolezza sulle differenze tra un olio extravergine di qualità e uno generico. Il nostro compito è far capire queste differenze. È una delle nostre missioni principali.

Come si distingue un olio di qualità da uno che non lo è?

Le caratteristiche sono organolettiche. Un assaggiatore esperto le riconosce subito, ma in generale un buon olio è il risultato della cura in oliveto. A differenza del vino, nell’olio bisogna conservare intatte le qualità naturali. La spremitura è meccanica, senza reazioni chimiche. È un processo “pulito”, che deve solo preservare quello che la natura ha fatto.

Sul mercato, però, l’olio italiano fatica a competere con i prezzi degli altri paesi.

Sì, soprattutto quest’anno il differenziale di prezzo tra l’olio italiano e quello comunitario è molto aumentato. L’olio italiano ha avuto forti rincari, e il prezzo si è mantenuto alto. Questo crea difficoltà nei mercati esteri. Diventa più complesso posizionarsi, ma non ci arrendiamo.

Nel 2021 l’arrivo di Andrea Pernigo ha dato una nuova spinta. Che cosa è cambiato?

Andrea Pernigo ha dato un impulso decisivo, soprattutto in termini qualitativi. Le idee sono molto chiare, sia per quanto riguarda l’olio che per il vino. Con lui è nata anche Ripa della Volta, una realtà vitivinicola in Valpantena, rilanciata con grande determinazione.

Ripa della Volta è stata premiata da Forbes Italia tra le eccellenze del vino. Che valore ha questo riconoscimento?

È stato un premio importante, ricevuto accanto a grandi nomi dell’enologia italiana. C’erano Andrea Pernigo e la nostra enologa, Emanuela. Per una realtà come la nostra, essere riconosciuta tra le eccellenze è motivo di grande orgoglio.

Il gruppo si è allargato con altre attività. Quali sono?

Oltre a Fontanara e Ripa della Volta, c’è Olio Pernigo, una microproduzione biologica DOP di altissima qualità. Coltiviamo anche piante officinali e produciamo miele. E poi grano, sempre nel Veronese, con cui forniamo prodotti selezionati alla ristorazione. È un progetto ampio, diversificato ma sempre coerente.

Condividi ora!