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Intesa Sanpaolo aumenta i fondi per la beneficenza: 24,5 milioni di euro per il 2025

di Matteo Scolari
Nuove linee guida 2025-2026 per la banca presieduta da Gian Maria Gros-Pietro: focus su welfare sanitario, Sud Italia e inclusione sociale per migranti e rifugiati.

Il Fondo di Beneficenza di Intesa Sanpaolo si rafforza ulteriormente, con una dotazione che nel 2025 sale a 24,5 milioni di euro, destinati al sostegno di progetti a favore delle comunità e delle fasce più fragili della popolazione. Nel 2024, la Banca ha erogato 23 milioni di euro, supportando oltre 700 enti non profit e raggiungendo quasi un milione di beneficiari.

Dal 2016, il Fondo ha distribuito 130 milioni di euro, finanziando 7.700 progetti con l’obiettivo di contrastare la povertà, ridurre le disuguaglianze e promuovere l’inclusione sociale. Per il biennio 2025-2026, Intesa Sanpaolo ha definito tre priorità chiave per la destinazione delle risorse:

  1. Welfare sanitario di prossimità, con investimenti su centri sanitari e unità mobili per garantire servizi sociosanitari ai più vulnerabili.
  2. Valorizzazione del Sud Italia, per ridurre la dispersione scolastica, sostenere le aree interne e promuovere l’imprenditoria giovanile.
  3. Inclusione sociale di migranti e rifugiati, con progetti di accoglienza, istruzione e inserimento lavorativo.

Gian Maria Gros-Pietro, presidente di Intesa Sanpaolo, ha sottolineato l’impegno della Banca: «Il nostro Fondo di Beneficenza è uno strumento strategico per ridurre i divari sociali ed educativi. Nel prossimo biennio, daremo particolare attenzione al welfare sanitario, all’accoglienza e all’inclusione, investendo risorse concrete per migliorare la qualità della vita delle persone più fragili».

Nel 2024, il 89% delle risorse è stato destinato all’Italia, con una ripartizione del 44% al Nord, 25% al Centro e 31% al Sud e nelle Isole. Le regioni che hanno ricevuto più fondi sono state Lombardia (4 milioni di euro), Piemonte (2 milioni), Lazio (1,9 milioni), Sicilia (1,8 milioni), Campania (1,7 milioni) e Veneto (1,5 milioni).

Oltre al territorio nazionale, 2,5 milioni di euro sono stati destinati a Paesi in difficoltà, come Ucraina, Albania, Serbia e Moldavia, per progetti umanitari legati a povertà alimentare, sostegno a donne vittime di violenza e minori a rischio.

Tra i settori più finanziati nel 2024:

  • 91% dei fondi destinati a iniziative sociali (salute mentale, senzatetto, inclusione lavorativa).
  • 2 milioni di euro per la ricerca medica, con 14 progetti su malattie rare e oncologia.
  • 3,8 milioni di euro per la lotta alla povertà educativa e il sostegno a studenti con bisogni speciali.
  • 2,3 milioni per giovani NEET (Not in Education, Employment, or Training), con percorsi di formazione e avviamento al lavoro.
  • 3,4 milioni per il supporto a donne e minori vittime di violenza e persone discriminate per genere o orientamento sessuale.
  • 2,4 milioni per il programma “Cibo e riparo”, con 1,4 milioni di pasti distribuiti nel 2024.

Le richieste di finanziamento per progetti di impatto sociale possono essere presentate attraverso la piattaforma dedicata al Fondo di Beneficenza: Richiedi un contributo.

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