Banco BPM risponde a UniCredit: precisazioni sull’OPS e sulla strategia di crescita
di Matteo ScolariBanco BPM ha diffuso un comunicato stampa per fornire chiarimenti sulle dichiarazioni di UniCredit in merito all’Offerta Pubblica di Scambio (OPS) sulle azioni di Banco BPM. La banca ritiene che alcune informazioni fornite da UniCredit siano fuorvianti e non riflettano correttamente la situazione reale.
Banco BPM conferma che la propria Offerta su Anima Holding, annunciata il 12 febbraio 2025, è in linea con la strategia di crescita del Gruppo. L’operazione non comprometterà il CET1 ratio, che rimarrà superiore al 13%, anche nelle ipotesi più conservative.
UniCredit ha sollevato dubbi sulle condizioni dell’Offerta su Anima, con particolare riferimento all’applicabilità del Danish Compromise, un regime regolamentare per le partecipazioni in asset management. Banco BPM ribadisce che le interlocuzioni con la Banca Centrale Europea e la European Banking Authority sono in corso e che ogni decisione sarà comunicata tempestivamente. L’istituto sottolinea che, sulla base della normativa vigente, il Danish Compromise sarà applicabile alla partecipazione in Anima acquisita tramite Banco BPM Vita.
Banco BPM evidenzia come le informazioni diffuse da UniCredit abbiano sottostimato il valore iniziale utilizzato per calcolare il CET1 ratio, con il risultato di una rappresentazione non accurata dell’impatto dell’operazione. Inoltre, l’effetto delle cosiddette regulatory headwinds è stato sovrastimato, senza considerare adeguatamente le misure di capital management adottate dal Gruppo. Anche nel caso in cui il Danish Compromise non venisse confermato, il CET1 ratio rimarrà oltre il 13%, ben sopra il minimo regolamentare richiesto.
L’acquisizione di Anima Holding è considerata strategica per Banco BPM, completando la fabbrica prodotto del gruppo nel settore dell’asset management e consolidando il modello di business già rafforzato con il bancassurance. Il Piano Industriale 2025 prevede un utile target di 2,15 miliardi di euro, un RoTE superiore al 24% e un payout dell’80% per la remunerazione degli azionisti.
Banco BPM critica inoltre UniCredit per la mancanza di trasparenza sugli impatti delle proprie operazioni, come gli investimenti in Commerzbank e Generali, e sulla propria esposizione in Russia, che non sarebbe stata adeguatamente chiarita.
L’istituto conferma il proprio impegno nell’esecuzione del Piano Industriale e nell’offerta su Anima, con l’obiettivo di generare valore per i propri azionisti. Banco BPM invita gli investitori a valutare attentamente le informazioni ricevute, garantendo massima trasparenza nelle proprie comunicazioni.
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